#Note | Gigante Rossa
Un racconto lungo, molto lungo, da leggere in un anno luce, sul triste ricordo di una scuola superiore
Una delle cose che più apprezzo in chi scrive è la capacità di far muovere e parlare i personaggi coerentemente con l’ambiente, i temi e le storie che li circondano. Usare gli stessi vocaboli, le stesse categorie, gli stessi registri e gli stessi concetti in cui sono calati per esprimerne la vitalità.
Mi sono trovato a scrivere, tra la fine dell’estate e questi giorni, un racconto lungo in cui dovevo fare i conti con le scorie che mi ha lasciato la scuola superiore, che ho concluso nel 2006, e che mi ha trasmesso il modello formativo opposto rispetto a quello che credo di aver adottato.
Ne è nato questo pezzo che si intitola Gigante Rossa. Ci ho messo dentro tante cose inventate, ho provato a giocare con quella cosa del calarsi nei temi per trasferirli alla lingua dei personaggi, e soprattutto a liberarmi di un peso.
Lo metto qui, perché in una mail era troppo lungo.
Grazie fin da ora a chi arriverà fino in fondo.