I tanti punti di contatto tra la terapia e la scrittura. Una guida pratica a fidarsi anche delle proprie insicurezze e disfunzioni, prima che siano loro a non fidarsi di noi.
Che bello il decalogo finale. Mi sono accorto che anche io, senza volerlo, ne ho uno tutto mio che si attiva al bisogno.
Ho anche apprezzato il paragrafo sulle metafore. Il mio pattern? Immagini culinarie e "gustose" - comprensibili a tutte le persone (o almeno, a quelle che non spezzano gli spaghetti).
Che bella questa lettura, il tuo racconto risuona molto in me per tanti aspetti, di vita e professionali, e le metafore da ricercare nei propri stati mentali ed emozionali sono effettivamente il sistema migliore per tracciare una via, una scrittura ed un progetto. Bello leggerti!
Che bello il decalogo finale. Mi sono accorto che anche io, senza volerlo, ne ho uno tutto mio che si attiva al bisogno.
Ho anche apprezzato il paragrafo sulle metafore. Il mio pattern? Immagini culinarie e "gustose" - comprensibili a tutte le persone (o almeno, a quelle che non spezzano gli spaghetti).
Grazie Pietro. Pensa che uso spesso il termine "risottare" per portare sulla terra il concetto dell'overthinking.
Che bella questa lettura, il tuo racconto risuona molto in me per tanti aspetti, di vita e professionali, e le metafore da ricercare nei propri stati mentali ed emozionali sono effettivamente il sistema migliore per tracciare una via, una scrittura ed un progetto. Bello leggerti!
Grazie mille Erica, mi fa piacere se trovi qualcosa di utile tra queste parole
Grazie per questa lettura così intima. Mi associo al bel decalogo👍